Maria Callas - La collezione d'autore privata di Ilario Tamassia.
15730
page-template,page-template-full_width,page-template-full_width-php,page,page-id-15730,bridge-core-3.0.1,qodef-qi--no-touch,qi-addons-for-elementor-1.6.3,qode-page-transition-enabled,ajax_fade,page_not_loaded,,vertical_menu_enabled,qode-title-hidden,qode-theme-ver-28.5,qode-theme-bridge,disabled_footer_bottom,qode_header_in_grid,qode-wpml-enabled,wpb-js-composer js-comp-ver-6.7.0,vc_responsive,elementor-default,elementor-kit-6

Collezione d’autore

Ilario accomuna la sua passione per l’arte di arredare a quella del collezionismo, in particolare il suo nome è indissolubilmente legato a quello di Maria Callas.

Tamassia è infatti riconosciuto come il più importante collezionista al mondo di cimeli personali del soprano.

Chiamato in tutto il mondo per presentare la sua personale collezione, Ilario offre la possibilità, su appuntamento, di ammirare parte della raccolta originale di Maria Callas all’interno dello showroom di Medolla (MO).

Intervista a Maria Callas, Toronto Daily Star, 1958

“IO SONO FATALISTA”, confida la Divina.

Ieri sera Maria Callas ha rivelato che non sale mai su di un palcoscenico senza il suo prezioso portafortuna.

Si tratta di una rappresentazione della Sacra Famiglia che le fu regalata dal marito.

“Ho dimenticato di portarlo nel mio camerino soltanto in due occasioni e due volte la mia voce si è incrinata a tal punto da dover sospendere lo spettacolo.

Io non penso di essere superstiziosa. Questi oggetti hanno delle implicazioni mistiche nella nostra vita.

Sono fatalista e credo fermamente nel destino.”

La Sacra Famiglia di Maria Callas

Ilario Tamassia presenta il portafortuna di Maria Callas, un dipinto del settecento attribuito al pittore veronese G.B. Cignaroli.

Custodito in un cofanetto di velluto rosso, il quadretto della Sacra Famiglia è un dono che le fece Gian Battista Meneghini alla vigilia del suo debutto in arena a Verona il primo agosto 1947.

Senza la presenza di questo quadretto nel suo camerino, la divina, non ha mai cantato in nessun teatro del mondo.

Il quadretto è dipinto su una tavoletta di legno che reca sul retro la scritta:

1° Agosto ’47

22 Luglio ’51

Grazie buon Dio!

M e B